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Ferrovia Cuneo-Nizza: la storia del Treno delle Meraviglie

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Treno delle Meravigli Cuneo-Ventimiglia-Nizza

Ci sono tanti tipi di treni, gli uni diversi dagli altri. C’è il treno dei desideri, che nei miei pensieri all’incontrario va dell’indimenticabile canzone: “Azzurro”, scritta dal piemontese Paolo Conte e Vito Pallavicini, resa celebre da Adriano Celentano.
C’è il treno delle occasioni. A volte arrivi giusto in tempo a prenderlo, altre, invece, lo perdi. Subito ti sembra di aver perso tutto, quando in realtà nulla è perduto. Ne passerà un altro e il viaggio potrà essere ancora più interessante e sorprendente.

A proposito di sorprese, c’è ancora un altro treno: il Treno delle Meraviglie ed è proprio di quest’ultimo che ti voglio parlare. Più che un treno, è un luogo del cuore. Racchiude una speranza per un territorio che non è stato più lo stesso, dopo quanto accaduto tra il 2 e 3 ottobre 2020. Ma procediamo per ordine: sali a bordo insieme a me! Sei in ottime mani, è da 20 anni che sono pendolare e di treni ne ho presi e persi a bizzeffe! Che il viaggio abbia inizio: il Treno delle Meraviglie proveniente da Cuneo e diretto a Nizza è in arrivo al binario 5. Sul binario non ne sono sicura, ma cinque è il mio numero preferito e per me è di buon auspicio. Partiamo!

Cristina Bertolino pendolare, seduta sul treno

Treno delle Meraviglie: storia di un’opera dell’ingegno civile

Il Treno delle Meraviglie si snoda per quasi 100 km lungo la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Per collegare il capoluogo della Provincia Granda con la perla della Costa Azzurra, fu necessario scendere a compromessi con la natura. Così si superarono i confini di quanto fosse mai stato concepito dall’ingegneria civile contemporanea. Viadotti e gallerie, tra cui elicoidali e persino a doppio ferro di cavallo, rendono la linea ferroviaria un’opera spettacolare. Trova eguali solo nel paesaggio da cui fu ricavata.

Superata Cuneo, la montagna diventa sempre più presenza insistente, tanto meravigliosa quanto ingombrante, a volte madre a volte matrigna, come la descriveva Giacomo Leopardi. Ebbene sì, un elemento difficile da conciliare con i progetti di progresso degli uomini dell’Ottocento, quasi contemporanei dello scrittore. Alla fine del secolo, l’idea di unire il Piemonte con la Contea di Nizza era un pensiero ricorrente e allettante per Casa Savoia. Interessi commerciali, culturali e politici rendevano quell’area l’oggetto del desiderio dei reali e del loro uomo di fiducia: Camillo Benso Conte di Cavour.

Ferrovia Cuneo-Nizza: sogno accantonato o posticipato?

Mappa della linea ferroviaria delle Meraviglie Cuneo-Ventimiglia

Dopo quasi quarant’anni di studi e ricerche, nel 1860 tutto il lavoro svolto sembrò dissolversi. Infatti, Nizza diventò francese, ceduta all’imperatore Napoleone III come ricompensa, una delle tante, in cambio del supporto alla causa risorgimentale. Ti ricordi, vero, che ne ho già parlato nell’articolo: “Dal Castello di Casotto la storia di Maria Clotilde di Savoia”? Mettiamola così: la principessa Maria Clotilde non fu l’unica a sacrificarsi. Da quel momento anche l’ambizione di una ferrovia Cuneo-Nizza si ridimensionò, puntando a un collegamento con la vicina Liguria attraverso Ventimiglia.

Per raggiungere la città di frontiera, la natura continuava a incombere, come raccontava Ugo Foscolo ne Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis da Ventimiglia:

Là giù è il Roja, un torrente che quando si disfanno i ghiacci precipita dalle viscere delle Alpi, e per gran tratto ha spaccato in due questa immensa montagna. V’è un ponte presso alla marina che ricongiunge il sentiero. Mi sono fermato su quel ponte, e ho spinto gli occhi sin dove può giungere la vista; e percorrendo due argini di altissime rupi e di burroni cavernosi, appena si vedono imposte su le cervici dell’Alpi altre Alpi di neve che s’immergono nel Cielo e tutto biancheggia e si confonde; da quelle spalancate Alpi cala e passeggia ondeggiando la tramontana e per quelle fauci invade il Mediterraneo.
La Natura siede qui solitaria e minacciosa, e caccia da questo suo regno tutti i viventi.

Treno delle Meraviglie: missione compiuta nel segno della bellezza

Vievola, stazione della Ferrovia delle Meraviglie Valle Roya

I viventi riuscirono finalmente a penetrare questa natura selvaggia, incontaminata, dal fascino sinistro e incantevole. Tutto questo fu possibile i primi anni del Novecento grazie alla costruzione della galleria del Colle di Tenda, un traguardo tanto agognato quanto sofferto. La Valle Vermenagna, con Vernante e Limone Piemonte, spalancava così le porte alla Valle Roya, la Valle delle Meraviglie, nel cuore del Parco Nazionale del Mercantour. Un breve sconfinamento in Italia con Ventimiglia, per poi raggiungere finalmente Nizza.

Se ripercorressimo ora la traversata alpina, tra una galleria e l’altra, i momenti di buio sarebbero ricompensati dalla bellezza che i passeggeri della Cuneo-Nizza possono ammirare dal finestrino, a strapiombo sul Roya tra un groviglio di rocce di ogni forma e colore. Già, perché c’è chi, nel corso del tempo, si è divertito a pitturare alcuni massi, dando loro delle sembianze animali, come quelle di un maialino. Chissà, forse un mondo per prendere in giro quella natura così forte e aspra oppure per lasciare un segno nella Valle delle Meraviglie, come fecero gli uomini primitivi con le loro incisioni rupestri.

Valle Roya Ferrovia delle Meraviglie Cuneo-Nizza

La Ferrovia Cuneo-Nizza è così meravigliosa perché, oltre alla natura, si attraversano dei paesini abbarbicati sulle rocce. Qui il tempo sembra essersi fermato, un po’ come nel presepe. Il treno rallenta e si intravedono case addossate l’una all’altra, dove l’intonaco è ricoperto di un velo grigio di malinconia. Puoi anche scorgere piccoli negozi con insegne sbiadite, che si affacciano a piazzette pulite e ordinate. Ogni angolo è abbellito da gerani e spesso bandierine italiane e francesi sventolano da una parte all’altra delle strade strette, oppure lasciano il posto a qualche striscione in ricordo di una fiera o sagra estiva. Tra questi: Saint Dalmas de Tende, Fontan, Saorge e Breil-sur-Roya. Il Roya accompagna il passaggio dalla frontiera italo-francese, dominato dalla montagna, per poi incontrare e buttarsi nel Mar Ligure.

Cuneo-Nizza: la storia continua tra alti e bassi

fermata Breil-sur-Roya del Treno delle Meraviglie

La storia della ferrovia Cuneo-Nizza è a dir poco travagliata. Durante un decennio di servizio glorioso, la linea diventò il crocevia del turismo europeo, non solo con la Francia, ma anche con la Svizzera e l’Europa del Nord. Tuttavia, la Seconda Guerra Mondiale la condusse a un capolinea forzato. Prima i bombardamenti e poi la ritirata dei soldati tedeschi la devastarono. Solo nel 1979 la ferrovia riprese a funzionare in seguito a lavori di ripristino lunghi e molto costosi.

La riattivazione della linea ferroviaria Cuneo-Nizza diventò il simbolo di una pace e amicizia ritrovate tra Italia e Francia. Finalmente i fantasmi ingombranti del secondo dopoguerra lasciarono spazio al sogno di un riscatto. A quel desiderio seguì, invece, un progressivo disinteresse, con un degrado tale da ridurre sempre di più le corse fino a 4 giornaliere. Tutto questo culminò poi con la chiusura del tratto francese a settembre 2017 per interventi di manutenzione e ammodernamento.

A luglio 2018, la linea venne riaperta con l’ipotesi di un suo potenziamento. Tuttavia, dal 3 ottobre 2020 la circolazione è stata di nuovo interrotta tra Breil-sur-Roya e Tenda. Il maltempo ha infatti danneggiato il ponte ferroviario a San Dalmazzo di Tenda vicino alla galleria della Biogna.

Treno delle Meraviglie: speranza e opportunità per il territorio

Proprio durante il 2 e 3 ottobre 2020, la natura è stata più matrigna che madre nei confronti dell’uomo, se dovessimo riprendere la definizione di Giacomo Leopardi, di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo. Con la sua forza devastatrice, ha infatti (s)travolto il paesaggio e la vita di intere comunità dalla Valle Vermenagna alla Valle Roya. Tra le vittime impotenti della sua violenza, ci sono stati Limone Piemonte e Tenda tristemente in prima linea.

Nel giro di due giorni di piogge eccezionali, c’è chi ha rischiato la propria vita e si è visto portare via tutto dall’acqua, senza poter far niente, se non rimboccarsi le maniche per provare a ricominciare da capo. Intere vallate, paesi, borgate e frazioni sono rimasti isolati per giorni, senza elettricità né acqua corrente, in preda alla disperazione. Al di là dell’elisoccorso, l’unico mezzo per raggiungere la Valle Vermenagna da Cuneo è stato proprio il treno.

Le montagne della Valle Vermenagna

La Ferrovia Cuneo-Nizza è così tornata a scaldare più che mai il cuore di tutti i Piemontesi grazie alla sua candidatura tra i Luoghi del Cuore FAI. Oltre ad auspicare degli interventi utili a mettere in sicurezza i territori colpiti dall’alluvione del 2-3 ottobre, i cittadini si sono stretti attorno al FAI e ai comitati: Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles. L’obiettivo comune? Un rilancio serio e una valorizzazione efficace di quella che è considerata tra le dieci linee ferroviarie più belle del mondo, come cita la rivista tedesca Hörzu.

Conclusioni

Dopo i tragici eventi di ottobre 2020, la Ferrovia Cuneo-Nizza sembra aprire un spiraglio di speranza per un territorio che, già provato dall’emergenza sanitaria, sta lottando per rialzarsi. Trova la propria forza in quel mix di testardaggine, pragmatismo e perseveranza, tipiche del popolo della montagna, dei muntagnin. Conosco bene quel temperamento grazie alle donne della mia famiglia. Ha accompagnato prima mia nonna materna e lo ritrovo anche in mia mamma, entrambe un po’ Vernantine e un po’ Limonesi.

Ad oggi, la Ferrovia delle Meraviglie rappresenta un’opportunità da cogliere e far fruttare, a partire da una strategia che coinvolga sia i cittadini che le istituzioni. Lo dobbiamo ai quei luoghi di una bellezza finora poco compresa, quasi sconosciuta, alla loro gente e a noi.

Veduta panoramica di Vernante dall'alto verso la Val Roya

Se la bellezza salverà il mondo, salverà anche noi stessi e il Treno delle Meraviglie è il treno giusto da prendere adesso! Come ci insegna la sua storia, l’abbiamo già perso troppo volte. Dopo mesi e mesi in testa alla classifica, con 75.586 voti è ufficiale: la Ferrovia Cuneo-Nizza ha vinto. È il Luogo del Cuore FAI 2020. Io ho espresso la mia preferenza e mi sa che anche tu hai votato. Insieme a quello di tutti gli altri, il nostro contributo è stato prezioso e ha fatto davvero la differenza!

Il Premio Luogo del Cuore 2020: l’investimento

Grazie alla vittoria come Luogo del Cuore FAI 2020, la Ferrovia delle Meraviglie ha ricevuto un premio di 55.000 euro. La cifra ha più che altro un valore simbolico. Infatti, non è sufficiente a coprire nemmeno in minima parte gli interventi necessari per la sua manutenzione e ripristino nei punti in cui è stata danneggiata dall’alluvione di ottobre 2020.

Perciò, a distanza di poco più di un anno da quell’evento così drammatico, i referenti del FAI, la delegazione FAI di Cuneo, i sindaci dei territori interessati dalla linea e le associazioni attive per il salvataggio della Cuneo-Nizza hanno deciso come investire la somma.

Il premio servirà per realizzare un video-racconto. Come spiega Roberto Audisio, responsabile della Delegazione FAI di Cuneo, in risposta ad alcune obiezioni circa l’utilità dell’investimento:

Sarà un vero e proprio documentario proiettato in grandi dimensioni, in sale specificamente adibite. Parlerà tanto dell’eccezionalità storica e architettonica della ferrovia, quanto dei bisogni attuali del territorio e delle comunità che lo abitano.

Il documentario sarà ospitato in due luoghi simbolici delle testate italiane della ferrovia, Cuneo e Ventimiglia. Questa cosa permetterà di rendere fruibili al pubblico ambienti che al momento non lo sono.

L’investimento riguarderà pertanto l’installazione nel suo complesso, non solo la produzione del film. L’allestimento e la proiezione saranno inoltre permanenti e avranno il preciso scopo di sensibilizzare, far conoscere e promuovere la ferrovia e l’intero territorio, includendo un’analisi delle opportunità e degli impatti che un treno a pieno regime può procurare.

Il progetto costituisce il contributo che la natura stessa della missione del FAI può offrire alle comunità e alle Amministrazioni che si mobilitano per il loro ‘Luogo del Cuore’. Quella di realizzare un’attività concreta di sensibilizzazione, conoscenza, promozione e valorizzazione culturale di un luogo, affiancando così le istituzioni che possono intervenire costruttivamente sul destino della ferrovia, secondo il principio di sussidiarietà previsto dall’art. 118 della Costituzione.

Grazie al censimento e all’attività di comunicazione del FAI, negli ultimi mesi della ferrovia si è parlato come non accadeva da anni e questo ha permesso di far rialzare la soglia di attenzione che auspichiamo perduri anche grazie a questo progetto.

A questo punto, non ci rimane che attendere la realizzazione del video-racconto della Ferrovia Cuneo-Nizza. L’attesa è accompagnata da tanta curiosità e dalla speranza che questa iniziativa promozionale porti ad azioni concrete da parte delle autorità competenti per una completa attivazione della linea.

A tal proposito, possiamo aggiungere un nuovo capitolo alla storia del Treno delle Meraviglie. Dopo oltre un anno di stop, mercoledì 22 dicembre 2021 alle 6.41 da Cuneo è partito il primo convoglio con arrivo a Ventimiglia alle 9.30. A distanza di un anno, la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza viaggia in modo limitato, mettendo a disposizione solo tre corse (tre andate e tre ritorni) ai passeggeri.

La Cuneo-Nizza nella puntata del 28 gennaio 2023 di Linea Bianca su Rai 1

Treno delle Meraviglie Cuneo Ventimiglia Nizza a Linea Bianca su Rai 1

Durante la puntata di Linea Bianca, andata in onda su Rai 1 sabato 28 gennaio 2023, ho partecipato anch’io, cercando di dare visibilità alla linea Cuneo-Nizza. Ne ho parlato quando il conduttore Massimiliano Ossini mi ha chiesto quale fosse la storia del territorio che più avesse colpita.

Per scoprire i retroscena di questa puntata e rivederla, leggi il racconto della mia esperienza. Al fondo dell’articolo, troverai anche il link per (ri)guardare la puntata su Rai Play.


Photo credits: le immagini che ritraggono il Treno delle Meraviglie, compresa la foto d’epoca, sono di proprietà del FAI. La Delegazione di Cuneo mi ha concesso l’autorizzazione al loro utilizzo per scrivere questo articolo.

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6 thoughts on “Ferrovia Cuneo-Nizza: la storia del Treno delle Meraviglie

  1. Ho sempre desiderato fare questo tipo di viaggio 🚂 anche se breve ! Credo si apprezzi molto di più l’atto di spostarsi da un luogo ad un altro, e in questo caso la cornice è davvero stupenda ! Bellissimo articolo !

    1. Cristina Bertolino says:

      Ciao Anastasia! Grazie mille del tuo commento! Purtroppo me lo sono perso in mezzo ai numerosi messaggi SPAM. Perciò, la mia risposta è vergognosamente tardiva. Nel frattempo, la Ferrovia Cuneo-Nizza è diventata Luogo del Cuore FAI 2020, così ho potuto aggiornare con un lieto fine il mio articolo. Sono contenta che tu l’abbia apprezzato e chissà che, quando potremo spostarci liberamente, non ci vedremo proprio a una fermata del Treno delle Meraviglie!

  2. guido brunella says:

    Bellissimo e interessante racconto, io l’ho provata anni fa ed’è stata un’esperienza affascinante anche per me che quel percorso, su strada, l’ho fatto decine di volte.
    Un piccolo appunto che non c’entra niente, la canzone Azzurro è di Paolo Conte, non è per fare l’inutile precisino ma per omaggiare il nostro grande corregionale. Cari saluti.

    1. Cristina Bertolino says:

      Grazie mille del commento e della condivisione della tua esperienza, Guido! Hai fatto benissimo a precisare uno dei due compositori di “Azzurro”! Ho aggiornato l’articolo con la tua preziosa indicazione: onore al merito!

  3. Oggi 22 dicembre 2021 dopo 14 mesi Cuneo e Ventimiglia sono di nuovo unite dal treno
    In attesa della riapertura della strada (non prima del 2023) è il primo passo in avanti, perché il collegamento ferroviario resta l’unico attivo ora sul Tenda!
    Facciamo sentire la nostra voce per tutelare e potenziare questo gioiello di ingegneria ferroviaria!

    1. Cristina Bertolino says:

      Grazie del commento e di questa splendida notizia, Dario! Un bellissimo regalo di Natale per le comunità della Valle Vermenagna, del Colle di Tenda e per ognuno di noi!

      Concordo con te sulla necessità di sensibilizzare quante più persone possibili sull’importanza della Cuneo-Nizza come infrastruttura essenziale e come opera ingegneristica eccezionale dall’inestimabile valore storico.

      Questo e gli altri articoli del mio blog hanno proprio lo scopo di far conoscere la storia extraordinaria di persone, luoghi, eventi da e oltre Cuneo. Quindi, avanti tutta!

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